Tik Tok sta censurando i video sui fatti di Hong Kong?

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Con Tik Tok torniamo a parlare della battaglia mediatica che investe i social media e le informazioni riguardanti Hong Kong. Stavolta prendiamo in esame Tik Tok in quanto è uno strumento in forte ascesa, ed è usato moltissimo dai teenagers. In poche parole, questo nuovo mondo online, lanciato per la prima volta nel settembre 2016, permette agli utenti di realizzare clip musicali di una durata piuttosto esigua da editare a proprio piacimento. Anche qui, però, la censura regnerebbe sovrana in più di un’occasione. Cerchiamo di capire se è veramente così.

Tik Tok e Hong Kong: c’è la censura, ma non sempre

David Puente, noto fact-checker di Open, ha realizzato un video per dimostrare se effettivamente Tik Tok stia censurando o meno alcuni video riguardanti le vicende di Hong Kong.

Come si può vedere dal filmato in questione, come primo passo il giornalista crea un nuovo profilo su Tik Tok. Dopo di che, inizia a postare online diversi elementi dal proprio smartphone. Tra i video pubblicati c’è anche la protesta di piazza Tienanmen. Ebbene, alcuni dei prodotti uploadati (tutti caricati da smartphone) non erano visualizzati correttamente dal pc. Addirittura, qualcuno era rimosso prontamente dal social network in questione per violazione delle norme generali imposte (senza però che venissero specificate all’utente).

Censure online, altri esempi

A dirla tutta, Tik Tok non è l’unico social network o la sola realtà online ad aver imposto censure o limitazione ai profili su contenuti riguardanti Hong Kong. Basti pensare, ad esempio, alle numerose manipolazioni informative segnalate durante settembre scorso, che avevano spesso l’obiettivo di gettare fango sui manifestanti pro-democrazia dell’isola.

Più recentemente, invece, anche un videogame online di Blizzard è stato al centro di numerose polemiche dopo che la casata videoludica sospese un giocatore per aver mostrato aperta vicinanza al movimento degli ombrelli.

Articolo di Angelo Andrea Vegliante