La differenza di “un solo calzino” – Febbraio 2023

La differenza di “un solo calzino” – Febbraio 2023

Quest’anno, nell’ambito delle attività istituzionali sul territorio, l’Associazione ha realizzato la distribuzione di indumenti e generi di prima necessità ai senza tetto e fissa dimora, “alloggiati” sotto i portici di San Pietro e nelle aree limitrofe.
La prima distribuzione è avvenuta grazie alla periodica iniziativa della sede romana di via delle Fornaci, 205, dell’organizzazione di Volontariato “I Sant’Innocenti” di Reggio Emilia, anch’essa facente parte del Coordinamento “La Gabbianella”.
Le successive sono state realizzate in collaborazione con amici e con supporter della causa tibetana.

02 e 09/02/2023 – LA DIFFERENZA DI “UN SOLO CALZINO” – Questa prima distribuzione è nata da una richiesta di collaborazione da parte di Marco Romani a nome della sede romana dell’organizzazione di Volontariato i Sant’Innocenti, de tempo attiva in analoghe iniziative. Per Aref è stata la prima occasione per dare vita alle successive giornate. Ogni persona incontrata è stata speciale e, fra tutte, un anziano che, con grande dignità e pari sofferenza, ci è venuto incontro camminando sulla gelida pavimentazione del porticato, indossando, ai piedi, “un solo calzino”. L’incontro è stato ripetuto, autonomamente da Aref il giovedì della settimana successiva, grazie anche a Elisabetta Benvenuti che ha contribuito con indumenti, dono prezioso per chi ha poco più di niente…

Nei Giovedì successivi (16 e 23) sono stati realizzate, sempre autonomamente da Aref, con nuove raccolte personali di indumenti, coperte e generi di conforto, aggiunti a quelli raccolti grazie all’amica della Comunità tibetana Samdo Bhumo, alla sua Associazione Lodhon Poor People Helping Group, a Elisabetta Benvenuti, alla famiglia di Silvia Fabiani, a Geshe Lobsang Tibet Soepa e Marisa Tibet dell’Associazione Tso Pema non profit. Amici che sono stati presenti anche nella fase di distribuzione.

Di questa esperienza portiamo con noi un ricordo particolare, legato soprattutto allo spirito di collaborazione dei beneficiari stessi che, come lo sconosciuto nuovo amico della Sierra Leone, ci hanno aiutato a distribuire e a comprendere meglio sia il contesto che le necessità diverse… Per non parlare del clima che, al di là di ogni legittima previsione, è stato colmo non solo di gratitudine ma di allegria e di risate condivise.