MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA – Novembre 2015

MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA – Novembre 2015

A Parigi la Marcia Globale per il Clima è stata cancellata a causa delle misure di sicurezza imposte dagli attentati, ma 50 grandi manifestazioni sono programmate in tutto il mondo il 28 e 29 novembre, per chiedere di arrivare finalmente a un accordo vincolante che fermi i cambiamenti climatici.

Gli organizzatori della Global Climate March parigina, che doveva precedere l’apertura ufficiale e istituzionale della XXI Conferenza delle parti Unfccc (COP 21),in un comunicato congiunto scrivono: «Il governo può proibire queste manifestazioni, ma la nostra voce non sarà silenziata. Anche se questo ci rende difficile proseguire con le iniziative che avevamo organizzato, troveremo un modo affinché a Parigi l’appello per la giustizia climatica venga ascoltato, e incoraggiamo tutti, ovunque nel mondo, a unirsi alla Marcia Globale per il Clima e ad alzare la voce più forte che mai. Non c’è ne è mai stato così bisogno. I nostri piani su Parigi devono cambiare, ma il movimento per la giustizia climatica non rallenta. In tutto il mondo marce, dimostrazioni e disobbedienza civile sono in programma per le settimane e i mesi a venire. Insieme, continueremo a ergerci contro la violenza e l’odio con la nostra pace e la nostra determinazione. Per le persone in tutto il mondo, unitevi alla Marcia Globale per il Clima nella vostra comunità per mostrare il sostegno alla giustizia climatica. Per coloro che hanno in programma di venire a Parigi, venite e unitevi a noi, troveremo un modo per agire insieme». Infatti il movimento organizza più di 2.173 eventi, incluse più di 50 grandi manifestazioni, in tutto il mondo come parte della Marcia Globale per il Clima del 28 e 29 novembre. Molti degli eventi già programmati a Parigi per le due settimane della COP21 stanno andando avanti , incluso il concerto con Thom Yorke, Patti Smith e altri.

A Roma, la Marcia Globale per il Clima è organizzata dalla Coalizione italiana clima, che conferma l’appuntamento del 29 novembre e invita tutti alla partecipazione: «In marcia per il clima e per la pace: partenza alle 14 da Piazza Farnese per raggiungere via dei Fori imperiali dove si terrà poi un concerto. Sul palco si alterneranno numerosi artisti e testimonial». Alla marcia romana parteciperanno anche i movimenti pacifisti e le organizzazioni che lavorano con i migranti.

La Coalizione italiana per il Clima sottolinea che «Dopo i fatti tragici di Parigi e il divieto del governo francese di organizzare le manifestazioni per il clima, la marcia di Roma si carica di ulteriore significato per sconfiggere la paura e costruire la pace. Marceremo anche per tutti quelli che a Parigi non potranno più aderire a questa manifestazione globale. E’ importante essere in tanti per far sentire la voce della società civile, perché i cambiamenti climatici ci riguardano tutti, da molto vicino, e sono un’emergenza con ripercussioni in tutti i campi: ambientale, sociale, economico e geopolitico. La questione climatica è, infatti, strettamente intrecciata con le migrazioni, le guerre e i drammatici eventi che scuotono il medio oriente, l’Europa e il mondo intero. E’ la partita della gestione delle risorse e rappresenta l’occasione per definire un nuovo scenario energetico e un nuovo modello di sviluppo che punti alla tutela del bene comune e delle risorse naturali».

La Coalizione italiana clima, alla quale aderiscono oltre 150 soggetti fra sindacati e organizzazioni nazionali e locali della società civile, degli agricoltori, di solidarietà internazionale e di difesa dei diritti umani, ambientaliste, confessionali, sindacali, movimenti sociali e enti locali,  è nata per dare la parola ai cittadini in previsione della COP21 e ricorda che «Per fermare l’aumento della temperatura almeno entro 2 gradi centigradi, il tempo stringe. Gli impegni già sottoscritti dagli Stati in previsione del Summit di Parigi, purtroppo, non bastano. Servono oggi obiettivi e misure più ambiziosi. La partita che si gioca alla COP21 è quella del futuro del mondo: una questione che non può prescindere dalla partecipazione della società civile e dall’ascolto delle sue proposte. Per questo è fondamentale essere in tanti il 29 novembre, per chiedere con forza giustizia climatica, un nuovo scenario energetico che fermi le emissioni di gas serra e apra la strada a equilibri nuovi e sostenibili».