Nello Qinghai verrà ridotto l’insegnamento della lingua tibetana

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L’insegnamento della lingua tibetana nella prefettura del Qinghai subirà una drastica riduzione. La denuncia arriva da Radio Free Asia. In pratica, le scuole dovranno “smettere di insegnare tutte le materie in tibetano tranne la lingua tibetana nelle classi di prima elementare”. Cioè, tutte le materie spiegate in lingua tibetana subiranno delle modifiche, “eccetto la lingua cinese”. Inoltre, sempre per restringere il campo attorno all’insegnamento della lingua tibetana, materie come storia, geografia, matematica e biologia dovranno essere studiate solo in cinese.

Limitazioni all’insegnamento della lingua tibetana: la legge

La direttiva che impone per il prossimo autunno diverse limitazioni all’insegnamento della lingua tibetana è riportata in un documento dal titolo Articolo 101. In pratica, l’obiettivo ufficiale della legge sarebbe “fornire maggiori opportunità accademiche agli studenti”. Anche se, di primo impatto, sembra si voglia cementificare lo studio della lingua cinese rispetto a quella tibetana. La futura normativa riguarderà “le scuole elementari e medie”. Inoltre, sarà l’ufficio scolastico della contea a supervisionare “le rispettive scuole e contribuirà ad assicurare che la legge sia rispettata”.

Cambiamenti che, comunque, avranno effetto nel lungo termine anche in altri rami della scuola, come per gli insegnanti stessi. Di fatto, saranno selezionati più “insegnati in cinese e, in futuro, i laboratori saranno organizzati per migliorare lo standard della loro lingua cinese”. In questo modo, tutti i lavoratori si abitueranno “ai nuovi libri di testo in lingua cinese”.

Difesa della lingua tibetana: il caso di Tashi Wangchuk

Con le forti restrizioni sulla lingua tibetana, torna in auge il tema della difesa dei diritti umani. A tal proposito, ci sovviene ricordare la storia di Tashi Wangchuk, uno degli attivisti della difesa dello studio e della diffusione della lingua tibetana, incarcerato con l’accusa di diffondere sentimenti separatisti. Arresto giunto a seguito della pubblicazione di un videoreportage a firma New York Times, nel quale Tashi Wangchuk spiegava le diverse caratteristiche della lingua tibetana.

Articolo di Angelo Andrea Vegliante