2013/08 – Aref International in India

Dal 30 luglio al 3 settembre 2013

AREF INTERNATIONAL realizza la propria attività di:
Cooperazione internazionale
a sostegno dei Rifugiati politici provenienti dal Tibet
 

di Marilia Bellaterra

Come ogni anno l’Associazione compie il periodico viaggio di verifica delle proprie attività, realizzate a favore dei rifugiati politici Tibetani che vivono in India.

E come ogni anno l’intervento sarà svolto in diverse tappe.

La prima tappa è in India del Sud, a Mundgod, nello stato del Karnataka, dove l’Associazione opera avendo come propri referenti locali il Tibetan Settlement per i civili e il Gajang Gyalrong Khamtsen per i monaci.
 
Quest’anno, al consueto obiettivo di verifica, si è aggiunta la gestione e l’avanzamento del Progetto, già avviati nello scorso anno nel Doeguling Tibetan Settlement di Mundgod:
  • La realizzazione e stampa del Numero 5 della Rivista “THE QUEST” predisposta da giovani monaci della Jangtse Thoesam Norling School dell’Università Monastica di Gaden. Questo quarto numero della Rivista, che verrà stampato in una Tipografia locale (Hubli), è stato realizzato, come i precedenti, tramite il computer e il software dedicato, donati alla Scuola Monastica.
La seconda tappa è in India del Nord, a Dharamsala dove l’Associazione lavora avendo come propri referenti locali: l’Ufficio del Dalai Lama e il NyingtobLing Institute.
 
Quest’anno si aggiunge alle attività consuete, la verifica delle attività formative del secondo anno di training per gli insegnanti selezionati per il progetto “Thap Shé Sarrpà (Nuovo metodo) – Insegnanti per la Cultura Tibetana del terzo millennio”, che si svolge presso il Centre for Teacher Education di Bhuntar (Kullu District, Himachal Pradesh), sotto gli auspici del Department of Education (DOE) e del Governo Tibetano in Esilio.
Come al solito il proposito di inserire delle foto si deve arrendere all’evidenza dei fatti. Il tempo è sempre troppo poco e l’attesa agli internet point è estenuante. Nonostante la penna. il collegamento a internet e qualche tentativo in wireless, per qualche imperscrutabile ragione l’aggiornamento su FB funziona molto meglio e più rapidamente che quello sul sito, dove risulta impensabile inserire volta per volta delle foto. Pertanto per alcune immagini si rimanda a quanto postato su FB, in particolare:
 
– alla pagina personale: https://www.facebook.com/marilia.bellaterra?ref=tn_tnmn
– e a quella dell’Associazione: https://www.facebook.com/arefinternational?ref=hl

 
30 luglio – martedì
Partenza da Roma, in mattinata, per Mumbai, con scalo a Instanbul.
Il 31 arriverò per l’ora di pranzo a Hubli. Dove mi aspetta Yeshi Gyatso, accompagnato da qualche monaco piccolino …

31 luglio – mercoledì
Invece dei monaci piccolini c’era una delegazione intera di grandi. Con Jigme Yalten, Yeshe Gyatso e l’Abate anziano della Gaden Society. Arrivo a Hubli in serata, in pieno diluvio torrenziale.

01 agosto – mercoledì
Cena alla Gaden Society …

02 agosto – venerdì
C’è sempre una prima volta. E questa per me è l’aver trovato a Mundgod un clima mai visto. Pioggia continua, fitta, a scrosci, per tutto il giorno e per tutta la notte. Con brevissime pause e senza un filo di sole. Fa anche parecchio freddo e le strade sono difficili da percorrere, essendo un vero pantano di terra rossa e spazzatura. Ovviamente la luce è un optional e il rumore dei generatori è incessante. Ma spesso anche loro smettono di funzionare. E tutto si arrende all’inevitabile. Semplicemente piove …
 
Gli unici esseri felici ci sembrano le zanzare che, non solo non demordono ma sono presenti anche nel temibile genere Aedes. Il che vuol dire che in Ospedale già alcune persone sono ricoverate per sintomi di Dongue … Naturalmente di disinfestazione nemmeno l’ombra. Chi vuole proteggersi usa una crema locale (Odomos) a base di Dietyl benzamide. Ma la maggior parte delle persone non sembra farci molto caso.
 
Nei giorni scorsi ho fatto diversi tentativi per avere una connessione autonoma con pen-drive, visto anche il sovraffollamento dei pochissimi internet point e l’inutile ed estenuante attesa la maggior parte delle volte. Ma, finora non ho avuto molto successo, specie perché di Mac user qui non c’è traccia e tutti i device sembrano funzionare con qualunque strumento tranne che con il candido giocattolo di Steve Jobs. Lo dico tutti gli anni che devo procurarmi un PC ma tutti gli anni me ne dimentico. E così resto in balia degli eventi.
 
Dopo una breve visita al Tibetan Settlement per i diversi accordi, tra poco il primo impegno ufficiale. La premiazione dei miglior studenti della primary School del Camp 6. Spero che sia possibile fare qualche foto …
E spero che domani si intraveda un piccolo miglioramento nel clima e nelle connessioni!

03 agosto – sabato
Visita alla Norling School dove mi attende lamlieta sorpresa di una Rivista, in pratica, pronta! Dal 2009 è la prima volta. E la notizia mi rende felice non solo perchè mi sarà risparmiata la notte al lume di candela per le ultime correzioni prima della partenza ma anche perchè si intravede, finalmente, il raggiungimento dello scopo principale del nostro sostegno a questa iniziativa. Che – al di lá dell’obiettivo specifico di supporto al mantenimento e sviluppo della lingua tibetana e di conoscenza delle condizioni sociali e politiche sia in Tibet che in terra d’Esilio – vuole promuovere le capacità autonome di mantenimento e sviluppo, proprie della Cooperazione internazionale cui si ispirano i nostri progetti. Perciò, oltre a riconoscere la bravura e l’entusiasmo di studenti e insegnanti, questo vuol dire che il nostro impegno formativo, accrescendo le loro competenze tecniche e professionali è andato davvero a buon fine!

04 agosto – domenica
Alle 10 puntuale, come da accordi, sono al Camp 6. Alcune ragazzine già sono presenti, insieme al Direttore. I ragazzi sono a giocare a pallone in un campo vicino … Chonj arriverà con calma di rito, in bicicletta. Inutile dire che le condizioni si presentano subito avverse. L’amplificatore non può essere connesso al computer e il proiettore, forse, funzionerebbe ma il generatore no … Quindi niente corrente e niente musica che possa essere ascoltata a volume decente. Nell’attesa che il karma migliori, proviamo la parte relativa alla mappa del Tibet e i ragazzini si impegnano al massimo. Ma, nonostante anche il Direttore ce la metta proprio tutta, la regia risulta decisamente precaria.
 
Provo a dividere il gruppo selezionando i più motivati e ci barrichiamo in una stanza (piena di zanzare) dove, facciamo del nostro meglio per ascoltare la musica della canzone dal portatile. Intanto tutti gli altri aspettano fuori e, giustamente, perdono la motivazione e occupano il tempo vuoto saltando con l’elastico … Uno dei rapper migliori comincia a fare il buffone! Altri si intimidiscono. Insomma una catastrofe! Per fortuna c’è il solito “cavaliere bianco” che mette a frutto tutti i neuroni possibili e va a scaricare la musica sul suo cellulare, impegnandosi a passarla agli amici in un ipotetico futuro. Le ragazzine, nel frattempo, danno esempio della solita tenacia di genere e si concentrano al massimo, cercando di imparare almeno il testo dalla pagina stampata.
 
Alla fine, però, ci dobbiamo arrendere all’evidenza e scegliere una musica locale, in quanto a tutti nota … Poi, dopo lunga discussione sugli indumenti che si dovranno indossare, ci aggiorniamo – fuori programma – a domani. Quando, auspicabilmente, qualcuno saprà connettere le diverse e obsolete attrezzature e si potrà, forse… provare a fare una nuova prova.
 
Segue una ricerca fallimentare al Camp 3 dei colori necessari. L’unica possibilità è quella di ordinarli in un luogo misterioso e sperare che arrivino in tempo.
 
Fallimentare anche la visita alla Norling School dove arrivo, puntuale alle 17, come da programma e apprendo che, essendoci una puja, tutti se ne andranno via …
 
Una piccola ricarica mi viene dalla puja alla Main Prajer Hall e dalla vista di t bellissimi mandala tridimensionali di cui mi sfugge il significato (l’iscrizione sulla teca è solo in tibetano) ma che sembrano illuminare, con l’imponenza e indettagli, tutta la sala. Agli Uffici della Gaden Society vengo accolta con grandi cerimonie, khata rituali e, finalmente, il collegamento con Tsering Wangdue, dopo esserci inseguiti in tempi asincroni da diversi giorni.
 
La giornata aspecifica si conclude con cena all’italiana (…) alla Gaden Cultural Society. Coronata, almeno, da una serie inestinguibile di risate con i monaci più simpatici, Jigme e “oh Yaa” in testa che, dopo essersi applicati al loro meglio, per trovare le 30 bandierine necessarie alla performance di cui sopra, si arrendono anche loro all’evidenza dell’avverso karma e buttano ogni cosa in gag. Compreso un fantastico “mosquito mandala”, inimmaginabile anche per me … La cosa più buffa è il loro stesso ironizzare, giocando sugli aspetti naturalmente comici di certi dettagli. Come, ad esempio, la forma quadrata dei chilometri di bandierine tibetane in loro possesso “very amazing and strange indeed, we used these flags when His Holiness came too but if you show in Italy nobody can recognize as Tibet flag” … Noi lo faremmo mai?

05 agosto lunedì
Giornata di recupero, prima del vortice a venire …
 
Oggi pomeriggio al Camp 6 nuovo tentativo con la tecnologia, a dir poco, latitante. Se non riusciremo a imbastire un minimo di struttura, il progetto, inevitabilmente, salta.
 
E, invece, a sorpresa, tutto si è messo a scorrere per il verso giusto. Un po’ per privacy e un po’ per scaramanzia, non anticipo tutto il lavoro che abbiamo fatto dalle 17 alle 20, nel cortile della Scuola. In mezzo a sciami di zanzare (…) e suscitando la legittima curiosità di tutte le persone che passavano in strada, di fronte al cancello. Dirò solo che hanno preso pare alle prove 40 ragazzini della Primary School e 15 della Secondary School. Uno dei quali (dopo aver fatto il buffone per tutta la domenica pomeriggio si è trasformato nel miglior insegnante di danze per i piccolini … attento, affettivo, serissimo e pieni di attenzioni. Una vera risorsa per tutti!

06 agosto martedì
Intera mattinata alla Norling School. Il numero 5 della Rivista The Quest, per incredibile che possa sembrare, è (quasi) completa. Mancano solo pochi dettagli che completeremo nel pomeriggio. Il Tipografo è venuto per discutere di tutti. Dettagli e ritirerà il file entro stasera.

La Rivista “The Quest” è un esempio di quello
che pensiamo del Sostegno a una Iniziativa Territoriale Locale. Iniziata nel 2009, tra mille difficoltà, sia di natura logistica che organizzativa, oggi è del tutto autonoma. Sia per quanto riguarda l’organizzazione degli articoli, che l’impostazione grafica, la scelta delle foto e una qualità accettabile di stampa a colori. Siamo partiti da un numero ciclostilato e dall’idea di un gruppetto di giovani monaci della Class VIII. La maggior parte di loro non è più alla Norling School, tranne Kelsang, ad oggi insegnante di computer. Ma la loro idea – assolutamente vincente – è rimasta fedele nel tempo: cioè quella di un volume in Inglese e Tibetano che, scritto da giovani monaci, riportasse contributi non religiosi ma politici e sociali sulla situazione del Tibet. Per impaginare i primi numeri ci è voluta una inimmaginabile tenacia. La “numero 1”, traboccante di errori di ogni genere, chiusa il giorno prima della partenza, lavorando fino all’alba, alla luce di due candele perchè il generatore bastava solo per il computer, è ormai un ricordo remoto. E’ stato bello trovare questo numero già completo al mio arrivo … con l’impaginazione giusta, la buona qualità degli articoli, le immagini appropriate e solo qualche piccolissimo dettaglio da migliorare. Come è stato bello vedere la grande solidarietà maturata tra studenti e insegnanti. Oltre alla notevole competenza acquisita da Kelsang che da timidissimo studente, ad oggi, ha la responsabilità grafica della Rivista stessa. Per non dimenticare la Tipografia … Cercata fortunosamente a Hubli la prima volta con una bozza di stampa, con i quarti di pagina piegati a mano e tutto il nero che veniva via anche dalle copie finali. Ormai la nuova Tipografia si trova a 15 minuti di macchina, con il Tipografo che conserva le impostazioni e che viene a prendere i file per riportarci la Rivista bella e impacchettata, anche qualche giorno prima della mia partenza … Il prossimo step sarà quello di aumentare la tiratura e trovare il modo di un piccolo rientro economico, da aggiungere al nostro finanziamento. Ma, in ogni caso, la competenza acquisita da tutto lo staff editoriale – ormai proprio degno di tale nome – è innegabilmente acquisita e pronta per essere spesa, anche in modo trasversale, in molte altre occasioni ..

07 agosto – mercoledì
Giornata micidiale in una Hubli “afosa e piovosa”, con una sporcizia mai vista in tanti anni ti lavoro qui e strade del tutto allagate. Otto ore per comprare 30 metri di moquette e un quantitativo ragguardevoli di giochi didattici, molto lontanamente degni di tale nome …

Il rientro e’ stato migliore. A partire dei ragazzini che, per la strada, ormai mi salutano al suono di “see you on friday” (per le prove). Fino al Direttore della Scuola del Camp 6, che ho trovato con le forbicette da manicure nelle sue mani gigantesche … intento a scucire – una per una dalla lunga corda con cui vengono posizionate lungo le strade – le 50 bandierine tibetane che ci serviranno sabato … Quando si dice la motivazione! La serata si conclude al Tibetan Youth Congress con una affollatissima puja e un invito per fare un intervento alla riunione in programma domani per la candle march. Vedremo … Le giornate sembrano essere troppo poche a confronto delle tantissime cose che mi restano ancora da concludere e di tutte quelle che mi piacerebbe fare. Nel tempo ho imparato a dire di no. Il che qui, davvero, serve. Ma ci sono alcuni “no” che non mi piacciono affatto. Perchè, pur essendo inevitabili, sono rivolti a persone che non li meritano. Un esempio: l’invito, rispettoso e timido, alla cerimonia organizzata dal Leader del Camp 9 e da Passang, l’hunger striker di Delhi che ci aveva affiancato alla Old and Infirm People’sHome. Vedrò di fare qualcosa per esserci …

08 agosto – giovedì
Non ci sono parole per descrivere quanto siano naturalmente buffe e comunicative certe persone, a prescindere dal loro inalterato carisma, dall’importanza del ruolo e a dispetto di tutte le difficoltà, incluse quelle linguistiche. Il che ha reso questa giornata – tutta con i monaci, grandi e piccolini – una delle più divertenti. Di quelle che ti fanno arrivare alla sera con il dolore ai muscoli a furia di risate. Stile liceo.
E poi risate su cosa? Sull’altezza spropositata di un monaco. O sui piccolini che, avendo ormai imparato la parola, ripetono “ciao” a ogni scatto di foto per i loro sostenitori, come se l’immagine potesse trasportare il suono della voce. O sul monachello che ti mostra orgoglioso 5 magliette sovrapposte e quello che con le manine ormai piene di biscotti, apre la bocca per una riserva aggiuntiva. Insomma, diciamolo pure, risate su niente. Ma su quel niente che si ingigantisce da solo a furia di ripetizioni, che diventa surreale nelle espressioni degli interlocutori e che ti si fissa in mente per gli anni a venire …

09 agosto – venerdì

Arrivo puntuale al Camp 6 e, oltre al Direttore e ai bambini che fanno scuola, non c’è nessun altro. I ragazzi sono altrove. Non si sa dove, a fare cosa e perché. Un impegno scolastico improvviso? L’arrivo di qualche rappresentante del DOE in programma per Lunedì prossimo? I festeggiamenti per l’Indipendence Day?

Chi può dirlo … Il Direttore è affranto. Io pure. Dopo una serie di incomprensibili telefonate ci aggiorniamo alle 15. Cosa succederà non è dato saperlo. In compenso, mentre sono al Camp 3, ad occupare il tempo in un Internet point, mi raggiunge Lobsang Samphel, proveniente in diretta dalla Norling School del Camp 1, tutto festoso con le famose bandierine adesive stampate dal Tipografo in modo perfetto. Come avrà fatto a circa 10 km. di distanza – a sapere che io ero qui? A domanda non segue una risposta coerente ma solo una bella risata … Incredibile India!


10 agosto – sabato

In modo assolutamente imprevisto il video “si è” completato … Tutte le cose che potevano andare storte lo hanno fatto, fino all’ultimo secondo. Ma tutti, a partire dai ragazzini, sono stati più tenaci di ogni avversità logistica, tecnologica e climatica. E il video, alla fine, è stato di forte impatto davvero!

Bravissimo il cameramen! Bravissimo il team di Direttore, Insegnanti e leader dal Camp 6! Ma, soprattutto, bravissimi i bambini – pazienti e collaborativi fino all’ultimo secondo. E … super-bravissimi i ragazzi e le ragazze che ce l’hanno messa proprio tutta, mostrando una serietà e una tenacia davvero straordinarie. Adesso non resta da augurarsi che l’editing romano del video, con tutta la nostra tecnologia rassicurante e garantita sia all’altezza …

Grazie a tutti i Membri dell’Educational Committe: Tsewang, Chonyi Dolma e Drakpa! Grazie a Champa Dorjee senza il cui aiuto non saremmo mai stati in grado di superare i dispetti della tecnologia! Grazie a Darsel che ha insegnato, con pazienza infinita ai piccolini come muoversi al ritmo di una musica per loro sconosciuta …


11 agosto – domenica
Che delusione !!! Mi aspettavo chi sa che cosa dal girato di ieri da parte del cameramen ufficiale del luogo, munito non solo di grande impegno ma, soprattutto, di una Sony professionale e supertecnologica … Ohimè diciamo che niente è venuto come concordato e richiesto. E poi non c’era più nè batteria (!!!) nè tempo per rifare tutto da capo. Confido in un editing capace di realizzare il miracolo necessario. Magari usando qualche immagine delle mie che pensavo fossero molto peggio del video e invece no …
E, comunque, il risultato più importante è stato raggiunto: 50 ragazzini sono più consapevoli, più determinati, più orgogliosi di essere Tibetani. E per loro la libertà – di cui in modo automatico sanno di avere diritto – significa solo “libertà” … senza nessuno sconto! Inoltre, forse, sarà una mia impressione ma i ragazzini erano molto presi da quelle righe in cui nella seconda canzone “Long Sho” (che vuol dire Stand Up) si dice “indipendenza” e non altro! A buon intenditor …
 
Oggi, comunque, è stata la giornata dedicata ai bambini e alle famiglie che stiamo aiutando grazie a tutti i nostri sostenitori. Molti di loro, grazie a questo aiuto, stanno continuando i loro studi e si garantiscono, così, un futuro migliore. Quindi non sono tutti presenti all’appello perchè il viaggio da rispettivi College, oltre che economicamente costoso sarebbe anche un intralcio alle svolgimento della normale routine scolastica (qui non è vacanza …). Spero quindi che i sostenitori cui arriverà solo la foto di me con un genitore non se ne abbiano a male.
 
A tutti i sostenitori il loro abbraccio, colmo di affetto, di vera gratitudine … e di katah!

12 agosto – lunedì
Sono giorni che non riesco ad aggiornare questa pagina per imperscrutabili resistenze telematiche che hanno reso possibile connettersi con Facebook e non con questo sito. Cosa che posso fare oggi, da McLeod Ganji, mentre mi godo lo spettacolo della varia umanità che passa e ripassa davanti alla terrazza di McIllo, nell’unica semi-piazza di questo luogo sempre più peculiare. Residenza del Dalai Lama, sede del Governo Tibetano in Esilio e meta di un numero esagerato di persone, dalle intenzioni più varie.
 
Tornando al 12 agosto, in retrospettiva, condivido il ricordo del compleanno in Monastero, ormai rituale. Con la solita torta, obiettivamente immangiabile, che il contesto rende deliziosa. E con la giocosa presenza di questi monaci speciali. Capaci di ridere e scherzare come i ragazzini del liceo, conservando la preziosa consistenza della loro saggezza e del loro ruolo.
 
In serata ricevo la visita di Jamiang Gonpo, uno degli ultimi “arrivati” e la foto che dedica al suo sostenitore non può essere descritta a parole per intensità e dolcezza. Semplicemente commovente … come poche.

13 agosto – martedì
La Norling School mi ha invitata per la visita di Ngodup Tsering, Secretary del Department of Education (DOE), visita ritenuta molto importante per questa Scuola monastica. Con il solito ritardo di rito, cui dopo oltre un decennio, non riesco ancora a fare l’abitudine, Ngodup Tsering è arrivato insieme al nuovo representative del Doeguling Tibetan Settlement, Phuntsok Tsering. Il quale è rimasto un po’ stupito per tutte le feste e gli abbracci sorpresi che il Secretary del DOE mi ha riservato …
 
La visita è stata attenta e si è svolta in tutte le singole classi, con domande specifiche rivolte agli studenti i quali, piccoli e grandi, sembravano tutti molto emozionati.
 
Al termine, è stata visitata la Biblioteca, dove esposti in bell’ordine si trovano tutti e cinque i numeri della Rivista “The Quest”, che è stata molto apprezzata dall’ospite ufficiale.

14 agosto – mercoledì
Ho ritirato le copie necessarie della Rivista “The Quest” dalla Norling School. Il livello raggiunto mi sembra decisamente buono e, soprattutto, come ho già scritto, mi sembra molto importante il grado di autonomia e di competenza che fanno di questo progetto un’azione perfettamente aderente ai nostri propositi. Quelli, cioè, di sostenere iniziative territoriali che siano capaci ai automantenimento e di sviluppo.
 
Poi ci sono state due visite molto penose … La prima a casa di una coppia anziana che stiamo sostenendo. Mi risulta del tutto impossibile descrivere le condizioni igieniche e logistiche in cui vivono quest’uomo e questa donna, ultimo esempio di Tibetani nati in un Tibet libero … La donna è paralizzata e trascorre tutto il giorno su una specie di materasso di fronte alla casa mentre il marito, come lei molto anziano, si fa carico di tutto quello che occorre, ivi compresi gli spostamenti dentro e fuori dalla casa, se vogliamo chiamarla tale … E siccome credo vada rispettato il loro desiderio di non lasciare l’unica cosa che ospita i ricordi di tutta una vita, chiedo alla mia accompagnatrice l’impegno di una presenza almeno mensile di 3-4 persone che possano occuparsi di restituire un minimo di igiene e di dignità alla loro esistenza.
 
Dopo pranzo sono invitata dal Representative del Doeguling Tibetan Settlement Phuntsok Tesring e discutiamo di alcuni aspetti pratici e organizzativi dell’invio e distribuzione delle somme per i singoli SAD e per le Iniziative Territoriali Locali che abbiamo in corso. Le sue nuove richieste sono irrealizzabili. Non solo per l’entità finanziaria non adeguata alle nostre forze ma anche perchè i progetti non rientrano negli obiettivi dell’Associazione che restano eminentemente formativi e di promozione sociale. Quindi le migliaia di euro necessarie per la raccolta dei rifiuti e per la dotazione telematica dell’Ufficio saranno appaltate ad altri sponsor.
 
Prometto, comunque, di dedicare il massimo dell’attenzione possibile alla Old and Infirme People’s Home e su questo progetto già chiedo l’attenzione di tutti i nostri sostenitori. Non solo per il rispetto dovuto a questi “grandi” Tibetani ma anche per le condizioni di forte disagio logistico in cui si trovano costretti dalla scarsità delle risorse finanziare disponibili.

15 agosto – giovedì
Sono invitata alla cerimonia organizzata presso la School for Tibetans, in occasione dell’Indipendence Day. Gli spettatori sono numerosissimi e il palco si affolla di gruppi diversi di bambini e adolescenti che si esibiscono in complesse performance musicali. Dove si alternano le sonorità tibetane con quelle indiane. Mentre gli adolescenti contaminano il tutto con ritmi occidentali, realizzati con grande impegno, a dispetto degli strumenti decisamente vetusti. la cosa più carina, però, resta il back stage e l’apertura e chiusura “a mano” dei tendaggi del palco, con tutte le scarpe dei ragazzini che si vedono sotto …
 
Di pomeriggio con Geshe Jigme andiamo a Mundgod “città” a spedire un pacco per non appesantire ulteriormente il mio bagaglio già impegnativo. E qui faccio un nuovo appello ai sostenitori … gli euro spesi, a mio avviso, sono un vero spreco e non è lo scambio – in tutte e due le direzioni – di oggetti l’elemento che migliora la qualità della relazione … Quindi, dal prossimo anno, sarò drastica davvero. Mi farò carico di consegnare e ritirare solo foto e lettere. Cioè le cose davvero essenziali. Chiedo, in tal senso, sia la compernsione che l’aiuto di tutti voi!

16 agosto – venerdì
Una giornata tutta in viaggio … Con partenza da Hubli per Mumbai e da Mumbai per Delhi. Clima appiccicaticcio e piovoso, in una città sempre più caotica e inquinata.

17 agosto – sabato
Partenza di mattina da Delhi per Gagol, l’aeroporto a un paio d’ore di macchina da McLeod Ganji. Dove sono arrivata verso l’ora di pranzo.
 
Lo stacco tra Mundgod e qui è decisamente brusco e a svantaggio. Sempre di più questo insediamento perde i suoi tratti “speciali”. Il numero dei turisti è esponenziale, come pure quello degli Indiani e dei mussulmani. Si respira un’aria inutilmente indaffarata e la teoria ininterrotta di bancarelle con oggetti di nessun valore lascia un senso opprimente di sconforto. Domani vado al Namgyal Temple e vediamo se mi riprendo e cambio un po’ idea.
 
La redazione di Phayul si è trasferita, accanto alla Chonor House a quanto pare. Ma, nonostante la scarpinata fino al Pema Tang, non sono riuscita a comprendere esattamente dove. Un cartello no? E anche questa cosa la devo un po’ capire …

18 agosto – domenica
Giornata di pausa, quasi tutta al Mandala, con l’impossibilità di uscire per il diluvio, degno davvero di tale nome. Solo a pomeriggio inoltrato una visita al Temple. Dove i controlli sono diventati incomprensibili e assurdi. Non c’è niente e nessuno, gli insegnamenti sono lontani e, quindi, non si capisce perché si debba lasciare qualunque cosa all’ingresso, affidandosi alla vacillante memoria di un omino che mette i numeri sugli oggetti lasciati in custodia …

19 agosto – lunedì
Visita al Department of Education dove, incredibile a credersi, sono arrivati finalmente i soldi che avevo spedito appena un mese fa! La visita ufficiale con il Secretary è fissata per domani pomeriggio.
Lo step successivo mi riconcilia con tanti conti in sospeso … Ci sono delle persone che brillano di una luce speciale e che ti fanno sentire a casa. Rinnovando, di anno in anno, questa medesima sensazione. Grazie, dunque, a Karma per essermi amico e per l’affetto (reciproco) che mi manifesta ogni volta.
 
Il che vale anche per i componenti di questa famiglia, a mio avviso, un po’ speciale. Che dimostra una capacità particolare di gestire gli eventi, anche quelli più difficili o dolorosi …

20 agosto – martedì
Sono invitata da Chime Y. all’Himalaya Pariwar, un evento organizzato in cooperazione con l’Indian National Trust for Arts & Cultural heritage. Un po’ mi stupisce di essere chiamata al tavolo dei relatori, con la solita cordialità e abbondanza di riti. Tutto l’evento è in Hindi e poco tibetano. Quindi mi sfuggono i dettagli ma il significato complessivo è molto chiaro e riguarda la solidarietà tra due cultura, quella ospitante e quella ospitata. E’ molto bello il rito con le donne tibetane che, con qualche esitazione, usano i simboli Indiani dell’accoglienza e del buon auspicio, mentre gli Indiani fanno altrettanto offrendo le katah. La cerimonia si conclude con la messa a dimora di 5 nuovi alberi che, simbolicamente, rappresentano sia il rispetto per l’ambiente che un ponte verso il futuro …
 
Segue un lungo meeting al Department of Education con il Secretary Ngodup Tsering, con Topgyal Tsering e Kunga Tsering, tutti e tre assolutamente identici a come li ho lasciati lo scorso anno. Dopo la condivisione di tutti i dettagli in merito al finanziamento del Progetto per la CTE di Bhuntar, decidiamo per la mia visita alla Scuola che si svolgerà negli ultimi giorni della mia permanenza a mcLeod Ganji, prima del mio rientro a Delhi.

21 agosto – mercoledì

Invitata dal Department for Education, partecipo allo spettacolo organizzato dal TIPA (Tibetan Institute of performing Arts). Diciamo che mi aspettavo qualcosa di diverso ma ormai bisogna prendere atto che il clima sta mutando e che la resistenza tibetana sta assumendo forme decisamente diverse che in passato. E non è detto che siano migliori … Comunque. al di là della valutazione politica che non appartiene prioritariamente a queste pagine, alcune cose mi hanno colpito: la bravura tecnica degli studenti-attori, la totale assenza di giovanissimi e la grande inconsapevolezza di eventi attuali, seppur connessi con la cultura e con le arti. Nessuno dei giovani cui ho chiesto al termine dello spettacolo, aveva una conoscenza dei fatti relativi a Kelsang Yarpel, detenuto per aver organizzato un Concerto a favore del Tibet … O forse, come preferisco pensare, nessuno di loro ha voluto sbilanciarsi … Così, non potendo fare altro pubblico qui il testo della canzone di KELSANG YARPEL: TIBETANS! che mi sembra davvero degno di essere ricordata e che si può ascoltare su Youtube, fino a che non verrà rimossa …


22 agosto – giovedì
Oggi è stata una giornata speciale. Come può esserla quella in cui si partecipa a uno dei momenti più intimi della vita, la ricorrenza di una morte. Il rito per le prime tre settimane dei 49 giorni del Bardo, secondo la tradizione tibetana, già di per sè sarebbero una forte emozione. Accresciuta a dismisura dall’età della età di una ragazza di soli 14 anni, che ha concluso la sua esistenza presente. Non so dire quanto è stata toccante la forza dei due giovani genitori per la scomparsa, del tutto paranormativa, della loro unica figlia. E quanto lo è stata l’accoglienza, semplice, seria e sorridente insieme, della persona – a me così cara – che ha voluto farmi condividere, insieme al cibo, tutte queste emozioni.
 
Dopo le pratiche per la press card, due nuovi incontri. Uno al Gu Chu Sum (Associazione di ex Progionieri Politici) con Lukar Jam Atsock e con Ngawang, il monaco che si era scatenato durante le marce di protesta del 2008. Il clima mi è sembrato leggermente sottotono, come in assenza di uno stimolo forte o di un permesso …
 
Più tardi, un incontro lungo e rassicurante, in pubblico e in privato, con Tenzin Tsundue, nostro simbolo e mito della resistenza tibetana. La sua vita – e il modo di condurla – sono l’esatto equivalente dei suoi principi e delle sue teorie. La sua casa è quello che può dirsi la sua pelle. E la sua accoglienza è un misto di semplicità e determinazione. Tenzin sembra, allo stesso tempo, un anziano, fedele testimone delle proprie radici e un ragazzo, guerriero coraggioso, capace di arrampicarsi al 14° piano di un edificio per sventolare la bandiera del Tibet, di partecipare a tutte le marce possibili e di scrivere bellissime poesie. La sua idea sull’indispensabile empowerment della comunità tibetana mi riconcilia un po’ con uno spirito che mi sembrava irrimediabilmente perduto e con un coraggio che non riuscivo più a intravedere …

23 agosto – venerdì

Giornata di pausa, scambiando immagini e pensieri con la mia nuova amica di Students of Free Tibet … e in attesa della cena ufficiale con i membri del Departmente of Education.


24 agosto – sabato
Una nuova giornata di pausa. E un po’ di tempo trascorso con amici. Di pomeriggio al mandala Cofee con Wangyal, sempre solare, disponibile e sorridente. E di sera con Chime Youngdung, per una piacevole cena insieme alla sua famiglia.

25 agosto – domenica
Prima giornata degli Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama al Namgyal Temple, con una security ben al di là delle attese … Kundun, come al solito, regala a tutti profonde emozioni, dispensando sorrisi e sguardi di intesa, diretti proprio alle singole persone. E, come al solito, regala a me il privilegio di quella Sua particolare e prolungata stretta di mano, carica non solo di benedizioni e di affetto ma anche di una speciale comprensione (pur senza poterli conoscere) di quali siano i miei bisogni e desideri …
 
Di pomeriggio un lungo tempo, tranquillo e piacevolissimo, dedicato ad alcuni dei ragazzi che abbiamo il privilegio di poter aiutare. Tenzin e la mamma, Dorjee e Shawo arrivati apposta dal loro TCV. Con tante foto e con qualche telefonata a chi, quest’ano è stato proprio impossibile raggiungere …
 
La serata, dopo una cena con una nuova amica, si conclude con un concerto al TIPA che, a prescindere dalla bravura dei cantanti, mi lascia un po’ perplessa. Ovviamente sono tutti giovani e ipoteticamente carichi di energie. Dunque perché non “riesco” a cogliere la loro determinazione e sentirmi coinvolta? Sembra che le canzoni siano così soft, tanto da non trasmettere la loro consapevolezza della gravità del momento. Oppure lo siano così tanto da non trascinare il pubblico in un clima più socialmente significativo che non una semplice serata musicale …

26 agosto – lunedì
Le persone speciali lo sono sempre. E in ogni loro azione confermano la loro caratteristica particolare. Per questo, ogni volta, incontrarle e trascorrere con loro del tempo non sembra duri abbastanza. Quindi la visita al NyingtobLing e a Nawang Lhamo si accende del colore particolare che determinano sia la vicinanza di Karma che quella, sempre timida ed emozionata, di Tashi. Omai al termine dei suoi studi al Norbulinka Institute, per la preparazione della thanka e pieno di desiderio di avviare una propria attività nel settore. Magari potrei essere proprio io il suo primo acquirente …

27 agosto – martedì
Una mattinata bellissima trascorsa … aspettando e incontrando Tenzin, l’ultimo dei ragazzi in elenco nella nostra “lista”. E’ così poco quello che possiamo fare per accompagnare la vita professionale e affettiva di queste persone così ricche e speciali, pur nelle infinite avversità della loro sorte. Un padre scomparso troppo presto, una madre e una sorella lontane, un fratellino disabile, una vita da rifugiato. E un desiderio: quello di diventare dottore. Posso solo parlare con il referente del Delek Hospital, il tenace Dawa Punkyi, che accoglie con entusiasmo la mia richiesta di essere disponibile a un eventuale contatto. Ma è tutto così poco …
 
La giornata si conclude con la spedizione di un nuovo pacco, in compagnia del sempre affettuoso e sorridente Wangyal. Cari sponsor … comprendo con tutto il cuore il vostro generoso desiderio di essere vicini, anche con i vostri doni, a chi state aiutando. Ma ormai siete tanti davvero e l’overweight è micidiale, quasi quanto le inevitabili spese di spedizione. Quindi mi perdonerete se il prossimo anno saro draconiana, vero? Solo foto e bellissime letterine, al massimo un video! Grazie per la vostra comprensione …

28 agosto – mercoledì
Partenza da McLeod Ganj alle 9 verso Bhuntar, via Jawalamukhi, con la macchina del Department of Education e il solito Kunga Tsering, sempre disponibile e sorridente. Il viaggio dura “solo” 6 ore, per 234 Km. di distanza. Che però sembrano almeno il doppio, tra scossoni, macchine superate a velocità impropria, e una serie di “diversions”, come recita anche la descrizione ufficiale, dell’itinerario in due (?) giorni) per un ipotesi di 4 ore: “The above is an approximate. Road and weather conditons, Diversions, traffic, etc. affect driving distance” …
 
All’arrivo la solita accoglienza amichevole e ospitale del Direttore del CTE di Bhuntar, Mr. Tashi Dhondup e del Vice Direttore, Mr. Tsering Dhondup e, con loro, una piacevole cena.
L’albergo, come al solitio, lascia “un pochino” a desiderare … Inoltre, in pratica, è sulla pista dell’aereoporto di Kullu. Al momento disattivo. E, pertanto, sede di varie manifestazioni. Stanotte la puja per la ricorrenza di Lord Krishna, con percussioni a tutto volume fino alle 6 di mattina …

29 agosto – giovedì
Tutta la giornata è dedicata alle prove con gli studenti per il Video che registreremo domani. Loro sono fantastici e instancabili. Le risorse “tecniche” disponibili sono assolutamente virtuali ma quelle umane colmano la lacuna di larga misura. Penso che questi studenti “speciali” si meritino il loro Direttore, altrettanto “speciale”, tanto quanto può valere il reciproco … E la sua porta – sempre aperta, per prassi consolidata – è solo un piccolo simbolo della sua passione e del suo accurato impegno.
 
Di nuovo una cena tranquilla con Direttore e Vice Direttore, nel solito ristorante fronte Hotel. Non c’è miglior condimento per qualunque cibo che la loro accogliente e calda amicizia.

30 agosto – venerdì
Conclusione delle prove e registrazione del Video. In una nostra Scuola non sarebbe mai stato possibile incontrare una tale disponibilità alle azioni e ai cambiamenti. Per non parlare della gratitudine mostrata per le cose fatte che, nelle mani di queste persone, così attente e coinvolte, diventano preziose e si trasformano nel più grande dei regali …
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Il pomeriggio si conclude con una cena molto piacevole a Kullu, insieme a Lhagpa, ora Representative del vicino Tibetan Settlement, che mi viene a trovare e mi riempie di simpatia e di regali.

31 agosto – sabato
Partenza da Bhuntar per Chandigarh. Quasi 8 ore per 250 km. scarsi che però, stavolta, sembrano la metà. In funzione un po’ della strada (decisamente migliore della precedente) che della simpatia e professionalità dell’autista.
 
Il volo da Chandigarh per Delhi parte in tempo e, prima di cena, sono al solito Hotel the Park, con l’ascensore pieno di nuvole blu, la ciotola enorme dove galleggiano decine di rose e centinaia di gelsomini e un pavone bianco all’ingresso fatto tutto con i fiori …

01 settembre – domenica
Dopo un ben meritato riposo, qualche giro con Vijay che, ancora una volta si rivela prezioso, sia per risolvere ogni problema che svolgere ogni incombenza.

02 settembre – lunedì
Giornata in Albergo, per ricordiare le idee prima del rientro in Italia. Che è domani mattina presto, con partenza dall’albergo alle 3 a.m. …!

03 settembre – martedì
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