Un “doposcuola” … per non dimenticare

Questo progetto ci è stato presentato lo scorso anno da un monaco, il Ven. Yeshi Gyaltsen. Il quale nel suo giovanile entusiasmo e nel suo piglio combattivo, ci ha trasmesso immediatamente l’entusiasmo per la sua idea di un “doposcuola speciale”.

Il progetto riguarda tre classi per un numero di bambini inferiore al centinaio, dislocate in tre diversi Camp del Doeguling TIbetan Settlement di Mundgod: il numero 1, 2 e 9. E ripartiti nel gruppo dei piccoli (Pre Primary School) e dei più grandicelli (Primary School).

L’idea del doposcuola, in sè non ha davvero niente di eccezionale e non avrei mai pensato di sostenerla se non si trattasse, appunto, di un “doposcuola speciale”. Dove i bambini possano occupare il loro tempo per migliorare la comprensione e la pratica delle propria lingua. Oltre che per conoscere la storia del loro Paese e le condizioni attuali di dominio da parte del Governo di Pechino. Così da poter sostenere, al momento opportuno, la lotta per l’indipendenza e il mantenimento della propria identità culturale, conoscendo le cause e l’origine dell’invasione

A tal proposito il Ven. Gyaltsen ha scritto un bellissimo libro in Tibetano che, a prezzo di un  impegno economico notevole per le sue risorse, ha fatto tradurre e stampare in Inglese, accanto alla versione nella madre lingua.

Le classi sono state ricavate in locali dell’amministrazione publica ma senza possibilità di mobili, arredi e attrezzature didattiche adeguate. Per questo motivo Aref International ha deciso di dare il proprio contributo alla sistemazione ad una di queste classi, quella dislocata nel Camp n. 9. E, con una prima sponsorizzazione di 500,00 € (sugli 870,00 del preventivo presentato) ha acquistato alcuni arredi essenziali: il linoleum per i pavinemti, i tappetini per i bambini, sedie, tavolini e un armadio di metallo. Oltre a libri, sussidi didattici e giocattoli per i più picccoli.

La consegna è avvenuta nel corso di una cerimonia accogliente e festosa, nel corso della quale il Ven. Yeshi Gyaltse ha presentato, illustrandolo, il suo libro. Che costituirà la falsariga perchè gli insegnanti possano aiutare questi bambini, nati in Esilio, a non dimenticare le proprie origini e le ragioni inique dell’occupazione. Come premessa per un futuro, auspicabilmente, migliore …

Alla cerimonia hanno partecipato tutti i genitori e gli insegnanti oltre ai piccoli diretti interessati, tutti  molto attenti e concentrati, senza rinunciare alla loro vitale curiosità.

Tra questi uno mi ha colipo in modo particolare, Tenzin Tsering, gia’ al momento delle presentazioni quando mi dice: “ho 10 anni e sono un lottatore nato, continuero’ a esserlo sempre per il Tibet!”.

La cerimonia procede tra i discorsi, gli applausi, i ringraziamenti, le foto. Mentre sulla lavagna campeggia “Bod Gyallo” e tutti i bambini scandisco in coro “Free Tibet!!!”.

Proprio per la pregnanza di questo progetto e per l’entusiasmo del suo ideatore, abbiamo deciso di continuare a raccogliere fondi per contribuire all’ampliamento dello stesso anche agli altri due Camp, il n.1 e 2. Cercando di colmare per quanto possibile i due preventivi e cioè: 800,00 € per il Camp 1 e 1.400,00 per il Camp 2.

Grazie per la tua collaborazione e per la diffusione che vorrai dare al progetto!

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