Persone Disabili: Nyingtob Ling (Dharamsala)


NYINGTOB LING
Tibetan Handicapped Children’s Craft Home

Dharamsala (Himachal Pradesh – India)

Il Centro si trova a Dharamsala e ospita circa 50 giovani disabili. E’ stato inaugurato il 27 marzo 1999, sotto gli auspici di Sua Santità il Dalai Lama che ha scelto il nome di Nyingtob Ling (“Regno del Coraggio” in lingua tibetana) proprio per indicare l’estrema difficoltà di questo progetto, voluto dalla Signora Nawang Lhamo, insegnante e membro del Parlamento tibetano in esilio.

Si stratta di un Centro di accoglienza per bambini e adolescenti dis-abili provenienti dal Tibet e affetti dalle più svariate forme di dis-abilità fisica, motoria e psicofisica.

I giovani ospiti vengono seguiti e assistiti da volontari e solo periodicamente fruiscono di interventi medici specialistici.

Le loro condizioni di vita sono molto difficili. Non ci sono insegnanti specializzati e operatori sanitari che stabilmente operino nella struttura. Gli strumenti tecnico-sanitari sono quasi inesistenti, le attrezzature specialistiche sono pochissime e mal ridotte. La diagnosi medica stessa spesso è imprecisa o non aggiornata. E di conseguenza anche la terapia. Spesso affidata solo al buon senso dei volontari e degli operatori.

Inoltre visto che la dis-abilità si iscrive, non solo nel quadro della povertà ma anche dell’esilio, la famiglia nella stragrande maggioranza dei casi non vive addirittura nello stesso paese dove il proprio figlio è assistito. Il che spiega come mai per tutti coloro che entrano al Nyingtob Ling da bambini non sia prevedibile una dimissione, almeno fino all’età adulta. E come mai questa scuola, nata per educare i bambini – riabilitandoli – rischi di trasformarsi in una struttura assistenziale per “lungodegenti” dove la mancanza di mezzi e di conoscenze si somma alla malattia, allo stato di povertà e alla condizione sociale di rifugiato.

Dopo i primi anni durissimi è stato possibile realizzare, grazie a una generosa donazione, una nuova costruzione dove gi ospiti vivono in condizioni decisamente più idonee e confortevoli. Anche se mancano molti arredi e molti ausili didattici e riabilitativi.

La pratica religiosa è parte integrante della vita dei Tibetani. Per questo nel Centro è stato edificato un tempio di preghiera che possa essere quotidianamente utilizzato da chi ha difficoltà obiettive a spostarssi all’esterno.

Gli ospiti del centro sono affetti dalle più svariate minorazioni neurologiche,  genetiche, psicofisiche e sensoriali. Gli operatori che si occupano della loro educazione non sono sempre a conoscenza della loro diagnosi e non sono quasi mai in possesso delle nozioni riabilitative di specifica pertinenza.

I giovani disabili arrivano al centro in età infantile ma, a causa della particolare condizione di rifugiati, oltre che della carenza di personale formato per la riabilitazione, restano nel centro fino all’età adulta. Con una scarsa possibilità di poter ottenere un inserimento anche sociale se non lavorativo, nella comunità.

Nella struttura ci sono alcuni Laboratori occupazionali: computer (un solo esemplare …), disegno pittura, cucito, intreccio, produzione di carta riciclata,  produzione di piccoli oggetti (di legno, di ceramica, segnalibri, braccialetti, ecc.). Solo recentemente è stato attivato un piccolo laboratorio per la fabricazione delle candele.

La Signora Nawangh Lhamo ha messo, oltre alla sua dedizione personale e al suo impegno professionale, anche una particolare attenzione e cura a ogni dettaglio della struttura. Come si può osservare, ad esempio, dalla scala progettata per consentire lo spostamento delle carrozzine.

Riteniamo che l’impegno della Signora Nawang Lhamo sia meritevole di tutto l’aiuto possibile. Non solo in termini economici e di fornitura di arredi e attrezzature. Ma anche e soprattutto della possibilità che nuovi operatori vengano formati con specifiche competenze e conoscenze di trattamento e di riabilitazione.

Aref International intende dare il proprio contributo attraverso un intervento articolato di struttura che, partendo da aiuti concreti possa dare l’avvio a una attività di piccola imprenditoria capace anche di auto-mantenimento e di sviluppo. Tramite la diffusione del progetto, la ricerca di finanziamenti pubblici, la promozione della struttura, attraverso la diffusione di video e di documentazione fotografica, sia in ambito scolastico che generale, la sensibilizzazione di operatori sanitari che vogliano devolvere parte del proprio impegno professionale nel Centro e la possibilità che i manufatti dei ragazzi possano essere venduti anche nel nostro Paese.

E’ possibile sostenere le attività del Nyingtob Ling, attraverso:
  • donazioni una tantum, con le quali contribuire all’acquisto di materiali sanitari e riabilitativi o di facile consumo. acquisto di oggetti prodotti dai ragazzi: cartoline, tankha, segnalibri, braccialetti, ecc.. inserimento della struttura nel progetto “bomboniere etiche”.
  • formazione del personale della struttura (partecipazione e progetti di finanziamento pubblici).
  • visite, permanenza e stage in sede da parte di persone interessate e/o professionisti del settore.
Fai una donazione adesso per sostenere il Nyingtob Ling!

 


La storia di Tenpa Tsering
che ha trasformato in arte la sua malattia

L’Aref ha fatto la prima visita al Nyingtob Ling nel 2003. Tra i tanti ragazzi uno ci  aveva particolarmente colpito. Tenpa, affetto da una malattia molto grave, la sindrome di Duchenne. Avendo già da tempo perso la stazione eretta, usava dei supporti di legno per appoggiare le mani e rendere possibili alcuni spostamenti. La sua malattia era nota agli operatori del Centro solo per il suo nome, senza altra specifica conoscenza sia in termini di trattamento che di evoluzione …

Oggi Tempa ha forse 24 anni. E il “forse” dipende dal fatto che spesso la data di nascita è ignota specie per quei rifugiati che sono nati in aree remote. Ama molto cantare e ha un senso particolare del ritmo. Ma non ha più la possibilità di spostarsi autonomamente. Ciò nonostante  non ha perso la sua ironia abituale e il suo contagioso sorriso.

E’ anche molto bravo a disegnare. Tra i tanti un disegno ci aveva colpito in modo particolare: la vignetta una giovane ragazza – tratteggiata, simile a lui,  con pochi rapidi segni fluidi e grande sicurezza rappresentativa – che lo chiama … Tenpa trascorre tutta la giornata nel piccolo Laboratorio di pittura.  Ha acquisito una tecnica perfetta nella realizzazione della  complessa geometria della tanka. Anche se i  movimenti delle sue mani diventano sempre più lenti … Per realizzare la splendida tanka che Aref International aveva acquistata lo scorso anno aveva impiegato più di 6 mesi. Per il nostro nuovo acquisto del 2010 (pari per dimensione e completezza di dettagli) i mesi sono raddoppiati …

Vogliamo per questo garantire a Tenpa la possibilità di spostarsi in modo autonomo e di continuare, il più a lungo possibile, a realizzare quelle opere d’arte che nascono dalla sua mente, dal suo cuore e dalle sue mani. Ultime “ali” ancora libere di un corpo sempre più prigioniero …

Perché questo possa essere realizzato occorre, innanzi tutto, una carrozzina speciale che non solo favorisca i suoi movimenti ma che possa anche essere adatta a sostenerlo in modo adeguato, ora che la muscolatura del tronco e del collo sta perdendo progressivamente la sua funzione.

Occorre anche un Laboratorio di pittura ben attrezzato che Tenpa possa utilizzare insieme a quelli tra i suoi amici, che sanno farlo e a nome di chi non ha il suo stesso dono.

Occorre, infine, un sostegno economico e organizzativo a che le sue opere d’arte possano essere vendute sia a livello locale che nel nostro Paese. Perché siano un simbolo della lotta che affronta Tenpa e un riconoscimento per sua tenace capacità di sorridere ancora …

Riteniamo che, già dalle prime vendite, si possano ricavare i fondi necessari a mantenere l’attività del Laboratorio, oltre che dare diffusione pubblica a questo progetto, contribuendo, dunque, al suo ampliamento anche attraverso l’interesse di nuove persone e di nuove strutture.

Fai una donazione adesso per sostenere Tenpa Tsering!