Anche Noam Chomsky boicotta le conferenze sul marxismo in Cina

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Anche Noam Chomsky boicotta le conferenze sul marxismo in Cina

Noam Chomsky, famoso linguista, professore e critico sociale americano, si è unito a una lista di circa 30 studiosi di tutto il mondo per boicottare le conferenze dei marxisti in Cina. “Continuare a partecipare a eventi legati al marxismo sponsorizzati ufficialmente (dalla Cina, nda) – ha sottolineano Chomsky, come riporta Phayul.comsignifica che si è complici nel gioco del governo cinese. Gli studiosi di sinistra di tutto il mondo dovrebbero unirsi per impedire queste conferenze ed eventi“.

Un richiamo che già in passato era partito da diversi professori, i quali si erano espressi in maniera negativa contro le convention cinesi. Le proteste erano arrivate da personalità associate a università di grande spessore mondiale, come l’Arizona University, la Yale University, la Cornell University e la Penn State University.

Chomsky non è il primo: quando è iniziato il boicottaggio?

Come mai Chomsky e tanti altri personaggi appartenenti al mondo universitario si sono uniti contro i congressi marxisti cinesi? Tutto è iniziato dopo che la Cina ha arrestato e detenuto diversi studenti delle università locali per aver organizzato gruppi e cortei in favore della classe operaia. In particolare, il sostegno studentesco era nato per sostenere i lavoratori di uno degli stabilimenti di Jasic Technology, in Shenzhen. L’impegno sindacale degli studenti è stato portato avanti per quattro mesi, prima che le autorità cinesi procedessero agli arresti. Molti ragazzi risultano essere ancora in detenzione. Sintomo che la Repubblica comunista cinese vede le alleanze tra gli studenti e i lavoratori come una minaccia.

L’ultima conferenza sul marxismo

Sabato 5 maggio 2018 si è tenuta a Beijing il secondo Congresso mondiale sul marxismo, la prima ideologia ufficiale del corrente governo cinese, la quale ha subito numerosi cambiati e interpretazioni nel corso degli anni. L’evento, ospitato dalla Peking University, ha riunito oltre 120 studiosi del settore e oltre 30 paesi di tutto il mondo per discutere del marxismo nel XXI secondo e dello sviluppo dell’ideologia nel territorio cinese.

Per questo motivo, il tema del meeting è stato Marxismo e comunità, dal futuro condiviso dell’umanità. Durante il congresso, durato due giorni, sono stati portati avanti all’incirca 10 forum, tra questi: Commemorazione del 200° anniversario del marxismo, Il marxismo e il progresso della civiltà umana, Il marxismo, la cooperazione e la governance globale contemporanei. Inoltre, sono andati in scena diversi dialoghi su temi come la Creazione della comunità dal futuro condiviso dell’umanità e il Programma cinese e la via di modernizzazione dei paesi in via di sviluppo.

Articolo di Angelo Andrea Vegliante