Roma: “Guardando nello specchio oscuro della mente”, una conferenza sugli otto campi di cremazione del mandala

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Roma: “Guardando nello specchio oscuro della mente”, una conferenza sugli otto campi di cremazione del mandala

Il 30 novembre 2018, Roma, andrà in scena una conferenza dal titolo “Guardando nello specchio oscuro della mente: la tradizione indo-tibetana degli otto campi di cremazione nel mandala“. L’evento, che inizierà alle 16:30, sarà coordinato da Massimiliano A. Polichetti e avrà luogo nella sala conferenza del Museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini” (Piazza Guglielmo Marconi, 14). Anche noi di AREF International Onlus saremo presenti al convegno.

“Guardando nello specchio oscuro della mente”: il tema

Al centro della convention “Guardando nello specchio oscuro della mente” sarà posto il mandala. Con questo termine sanscrito, si indica letteralmente un “cerchio” o una “sfera“. Iconograficamente, il mandala viene raffigurato sempre secondo uno schema fisso. Secondo la teoria di Jung, i mandala sono immagini antichissime, un vero e proprio patrimonio umano tramandato fin dalle epoche preistoriche. Di fatto, è possibile riscontrare forme mandaliche nelle più arcaiche pitture, come nei sogni dei pazienti degli analisti. In sostanza, sarebbero gli archetipi dell’ordine interiore, dell’integrazione psichica e dell’unità del sé.

Più in generale, nella tradizione esoterica buddhista, il mandala raffigura in una forma grafica la mente e le sue relazioni con il cosmo. È tipicamente caratterizzata da una forma circolare, nella quale troviamo otto partizioni, disposte lungo il margine esterno, dette appunto “gli otto campi di cremazione”.

L’obiettivo della conferenza

Perciò, la conferenza “Guardando nello specchio oscuro della mente” ha come obiettivo quello di scoprire cosa si cela dietro il simbolismo dell’arte vajrayāna indo-tibetana, con particolare attenzione alle tecniche artistiche note con il termine “indiamento“, ovvero le tappe che un essere umano deve compiere nel percorso di trasformazione in divinità. Sarà possibile, quindi, scoprire tutti gli step che, mentalmente, il viaggiatore spirituale opera, passando attraverso i livelli dell’esperienza psichica. Così facendo, verrà percorso il cammino che conduce dalla personalità ordinaria, frammentata dalle mille emozioni umane contrapposte, alla reintegrazione nella pura consapevolezza della primordiale unità interiore.

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Articolo di Angelo Andrea Vegliante