A Dharamsala l’8 Settembre 2025 La Central Tibetan Administration (CTA) ha reso omaggio alla memoria dell’ex Kalon (ministro) Tsering Dhondup Yangdhar, scomparso improvvisamente la mattina del 7 settembre nella sua residenza a McLeod Ganj. Per onorare la sua lunga carriera al servizio del governo tibetano in esilio, la CTA ha organizzato una cerimonia di preghiera collettiva, alla quale hanno preso parte il personale e i vertici dell’amministrazione. In segno di lutto, gli uffici della sede centrale sono rimasti temporaneamente chiusi.
Nato il 1° luglio 1960 a Rongshar da Dorjee e Tsering Palzom, Tsering Dhondup Yangdhar ha dedicato oltre tre decenni alla causa tibetana. Dopo gli studi nelle scuole tibetane in India, ha conseguito una laurea in Commercio all’Università di Chandigarh e un master presso l’Università di Himachal Pradesh a Shimla. Nel 1994 ha proseguito la formazione in Business Administration presso l’Università del Montana, negli Stati Uniti. Entrato nella CTA il 1° dicembre 1984 come Senior Clerk nell’Ufficio del Revisore Generale, ha scalato i ranghi dell’amministrazione: Deputy Secretary nel 1991, Joint Secretary nel 1993, Additional Secretary nel 1998. Successivamente ha guidato come segretario i Dipartimenti dell’Educazione (dal 2000) e dell’Interno (dal 2002). La sua carriera ha raggiunto l’apice con la nomina a Kalon del Dipartimento delle Finanze nel 2007, nel 13° Kashag, ruolo che ha mantenuto anche nel 14° Kashag dal 2011. Nel 2016, per un breve periodo, ha ricoperto anche la carica di Kalon del Dipartimento della Sicurezza. Figura rispettata e stimata, Tsering Dhondup Yangdhar lascia un’eredità di integrità e dedizione che ha segnato profondamente l’amministrazione tibetana in esilio. È ricordato come un servitore instancabile, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla causa del popolo tibetano, sia attraverso la gestione delle finanze, sia nel rafforzamento delle istituzioni comunitarie.
Si è spento alle 8:13 del mattino del 7 Settembre nella sua casa di Dharamshala. Lo piangono la moglie, un figlio e una figlia, insieme a tutta la comunità tibetana in esilio, che oggi perde un pilastro del proprio percorso politico e istituzionale.
Traduzione e adattamento: Fabiana Rendine Renzi
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